Questo libro Camminando con Sant’Agostino (Guida delle Fraternità Agostiniane Secolari) viene a la luce quando ancora risuonano gli echi del Grande Giubileo dell’Incarnazione, celebrato nel passato anno 2000. Un avvenimento che ci ha fatto pensare a quella primavera della Chiesa, sbocciata nei felici anni del Concilio Vaticano II.
L’Anno Giubilare è servito, tra le altre cose, per avanzare nella corresponsabilità ecclesiale. Si è insistentemente ripetuto che i laici sono la Chiesa nel cuore del mondo e che la nuova evangelizzazione è impensabile senza un deciso impegno missionario dei laici. In questa cornice si inserisce il documento che ora viene diffuso nell’Ordine Agostiniano. L’origine tuttavia viene da più lontano. L’ecclesiologia della comunione, che è una sinfonia permanente nel pensiero di S. Agostino, venne sottolineata dal Vaticano II fino ad affermare che “la Chiesa non è veramente fondata né vive pienamente, né è un segno perfetto di Cristo tra gli uomini, finché non esista e non lavori con la Gerarchia un laicato propriamente detto” (Ad gentes, 21).
Noi tutti siamo i tralci di un’unica vite (Gv 15,5), chiamati “a vivere uniti ciò che ci unisce e separatamente ciò che ci distingue. Disposti, pertanto, a condividere a partire dalle nostre differenze e ad arricchirci reciprocamente con la propria identità vocazionale” (Conclusioni del Congresso Internazionale dei laici Agostiniani, 4). Senso della comune dignità cristiana e di appartenenza al mistero della Chiesa-comunione (cfr. Christifideles laici, 64).
Queste convinzioni, tanto radicate nella teologia del Vescovo di Ippona, hanno avuto storicamente il loro riflesso pratico nell’origine delle cosiddette Fraternità di Agostiniani Secolari. L’impronta dottrinale è rimasta al passo dei tempi, però alcuni aspetti importanti hanno subito flessioni intermittenti.
Il Sinodo dei vescovi del 1987 ebbe come tema di studio la vocazione e missione dei laici nella Chiesa e nel mondo, a venti anni dal Concilio Vaticano II. Come frutto di questa Assemblea sinodale il papa Giovanni Paolo II pubblicò l’Esortazione Apostolica Christifideles laici, il 30 dicembre 1988.
Non basta parlare dell’ora dei laici e nemmeno pensare che stiamo davanti ad una fase associativa passeggera. E’ lo Spirito di Dio che interpella, suscita e provoca lo sguardo alle origini, al fondamentale. Ci troviamo davanti ad una promettente fioritura di Fraternità Agostiniane Secolari, davanti ad una innegabile simpatia per sant’Agostino. Per questo l’iniziativa di un Congresso di Laici Agostiniani incontrò una risposta numerosa e i partecipanti suggerirono la creazione di una Guida che offra le caratteristiche fondamentali di una Fraternità Agostiniana Secolare. Il panorama variegato della realtà laicale agostiniana suggeriva di continuare il cammino segnalato dalla Regola di vita per le Fraternità Agostiniane, pubblicata nel 1980. E’ questo il momento opportuno per aiutare l’organizzazione di questa ricca realtà laicale, offrendo anche elementi di approfondimento della spiritualità laicale nella sua dimensione agostiniana.
Nella elaborazione di questa Guida ha lavorato, con entusiasmo ed impegno, un gruppo di specialisti, religiosi e laici. L’impegno è stato portato avanti dal Segretariato Internazionale OSA per i laici, composto dai PP. Santiago M. Insunza, Columba O’Donnell, Arno Meyer, José Salvador Roldán e Giovanni Scanavino. Più che un testo definitivo e quindi chiuso, si tratta di definire, orientare e promuovere la spiritualità e gli elementi organizzativi fondamentali dei laici agostiniani. Il testo odierno, rinnovato, sostituisce ed ha lo stesso carattere funzionale della Regola di vita e Statuti Generali degli Agostiniani Secolari, pubblicata nel 1980.
Con questa Guida delle Fraternità Agostiniane Secolari si presenta una proposta di corresponsabilità e partecipazione alla Famiglia Agostiniana nell’ambito proprio laicale. Un documento denso, a cavallo tra il dottrinale e gli aspetti organizzativi, che può contribuire al rilancio di un laicato che, partendo dalla spiritualità agostiniana, contribuisca alla comunione e alla missione. La Chiesa è missione per la comunione (cfr. Christifideles laici, 32). Quando si assume la dimensione missionaria della vocazione cristiana, crescono le persone e cresce la Chiesa, “perché non accadrà che se hai dato la fede, perderai la fede, oppure se hai dato la speranza, perderai la speranza, o se avrai dato la carità, rimarrai senza carità. Sono delle sorgenti; la loro abbondanza viene dall’effondersi” (Discorso 107/A, 8).
Poniamo questo documento nelle mani dei laici agostiniani, presenti e futuri, con la speranza che serva per favorire le Fraternità laicali, aiutandole nel loro cammino come figli della Chiesa e discepoli di Agostino.
Roma, 1 gennaio 2001.
P. Miguel Angel Orcasitas Gómez
Priore Generale O.S.A