Padre Luciano De Michieli, ordinato sacerdote a Pavia il 24 aprile 1994 dal vescovo di Pavia monsignor Giovanni Volta, è il nuovo Priore Provinciale della Provincia Agostiniana d’Italia.
Il Capitolo della Provincia Agostiniana si è svolto nei giorni scorsi a Cascia (PG) sotto la presidenza di Padre Robert F. Prevost, Priore Generale dell’Ordine di Sant’Agostino. Durante il Capitolo si è svolto il passaggio di consegne con il passaggio del sigillo della Provincia dal predecessore Padre Gianfranco Casagrande nelle mani di Padre Luciano che lascia così l’incarico di Consigliere Generale dell’Ordine di Sant’Agostino nella Curia Generalizia Agostiniana. Il Capitolo della Provincia d’Italia ha visto coinvolti 35 frati agostiniani fra membri di diritto e membri delegati.
La Provincia Agostiniana d’Italia esiste formalmente nella sua veste attuale dal 1995 quando il Capitolo Generale dell’Ordine ha ridotto da sette a una le Provincie agostiniane presenti sul territorio italiano. La Provincia ha giurisdizione anche sulla Comunità agostiniana di Kosice, in Slovacchia, stabile dal 1995, e sul Vicariato di Apurimac in Perù, nella prelatura territoriale di Chuquibambilla, che è stato affidato alla Provincia da Papa Paolo VI. Il Vicariato di Apurimac ha una diretta giurisdizione della Provincia, cioè il Vicario è il superiore di Apurimac ed è eletto dal Consiglio Provinciale come anche i consiglieri del Vicariato. Nel Vicariato di Apurimac ci sono 22 professi semplici di cui 16 sacerdoti, 5 sono italiani e gli altri peruviani. Nella prelatura ci sono 4 sacerdoti, affidati al vescovo della prelatura monsignor Domenico Berni, Agostiniano.
A parte il Vicariato di Apurimac, le comunità agostiniane della Provincia d’Italia sono 34, presenti su tutto il territorio, da Gela a Milano. Occorre tuttavia considerare che alcune Comunità con meno di tre frati – il minimo indispensabile secondo le Costituzioni Agostiniane perché sussita la Comunità – sono accorpate.
Tra le realtà Agostiniane più belle e conosciute della Provincia Italiana ricordiamo il Santuario di Santa Rita a Cascia, Il Santuario di Tolentino (MC) dove c’è il primo santo agostiniano canonizzato, San Nicola, e naturalmente la Comunità agostiniana di Pavia dove nella Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro è sepolto Sant’Agostino. Ci sono poi realtà meno conosciute come il Santuario della Madonna del Buon Consiglio a Genazzano (ROMA), meta anche dei Consigli di altre Congregazioni, Santuario tanto amato da Madre Teresa e dal Beato Giovanni Paolo II. A livello sociale va ricordato l’Istituto Medico Psico Pedagogico S. Agostino a Noicattaro (BA), Istituto iniziato dai Padri Agostiniani dove ora l’Ordine collabora: iniziativa molto bella a favore delle persone diversamente abili, sostenuta dall’Ordine, dalle famiglie e da un’equipe che cerca di fare questo servizio non a scopo di lucro nella Regione Puglia.
“Noi veniamo da un’unione di sette provincie con sette tradizioni molto grandi: non va dimenticato che noi abbiamo otto secoli di storia e che l’Ordine è nato proprio in Italia. Ci sono dunque radici molto profonde” spiega il nuovo Padre Priore Provinciale. “L’Unione delle sette provincie, come accade anche nella costruzione dell’Europa, ha fatto sì che dovessimo unire tante tradizioni per prestare il nostro servizio. L’unione non è semplicemente dovuta a una diminuzione di frati: è anche un movimento che stiamo portando in tutto l’Ordine nella consapevolezza che oggi è necessario collaborare di più per servire meglio la Chiesa e operare nel mondo. Servono più competenze, serve più mobilità, più disponibilità a occupare posti a seconda delle capacità delle persone. Questo ci ha portato a decidere di fare un’unica Provincia italiana che potrebbe essere più strutturata e organizzata, più capace di rispondere con frati del sud e del nord a esigenze locali”.
Padre De Michieli indica le priorità nel nuovo mandato di Padre Provinciale: “Io ho voluto puntare su due aspetti: innanzitutto la formazione a tutti i livelli per accogliere i giovani con il personale migliore che possiamo avere, essere cioè più capaci di aiutare e di formare, con case sparse nel territorio che possano essere Comunità abbastanza numerose con diverse attività e uno stile di preghiera sobrio ma molto vivo. Abbiamo perciò identificato tre Comunità nel territorio, Palermo, Tolentino e Pavia, come luoghi di formazione intorno al quale le altre Comunità circostanti possono lavorare e far riferimento e trovare un aiuto fecondo. Questo può aiutare a superare certi regionalismi, a avere una formazione comune e condivisa nelle quali si riconoscono le varie anime della Provincia”.
Il secondo aspetto è quello molto concreto dell’economia: “il nostro carisma è essere un cuor solo e un’anima sola ma anche avere ogni cosa in comune secondo lo spirito degli Atti degli Apostoli perché mettendo insieme le cose si costruisce il fondamento per arrivare alla cosa più importante, l’unione dei cuori. Anche in questo ambito dobbiamo fare un cammino verso una centralizzazione dell’economia. Dalle ex regioni e dal territorialismo fatto di conventi che si aiutavano, dobbiamo essere capaci da nord a sud di creare un unico progetto comune per aiutare attraverso il centro i singoli conventi nelle loro esigenze senza rischiare di creare piccole isole o piccole autonomie. Abbiamo elaborato un progetto di centralizzazione dell’economia attraverso un’equipe che possa gestire questo, e dall’altra parte abbiamo iniziato un cammino di riflessione per far sì che anche i singoli conventi abbiano sempre più un’economia condivisa, cioè che non accada che ci siano conventi più ricchi o più poveri a seconda delle zone in cui si trovano. Questo al nostro interno diverrebbe un passaggio importante anche per proporre al mondo un modello di economia più giusto e più sano. Noi abbiamo nell’identità del nostro spirito una teologia di comunione che ci aiuta a condividere ogni cosa, abbiamo tutte queste sfide da vincere fra cui anche creare un’economia più equa”.
Al nuovo Priore Provinciale gli auguri e le felicitazioni della Comunità agostiniana di Pavia